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Mental coaching: cos’hanno in mente Arianna Masu e la Pallavolo Gonzaga

Mental Coaching significa allenarsi a dialogare con se stessi, con gentilezza, positività e convinzione. Arianna Masu è l’allenatrice mentale che da quest’anno lavora con la Pallavolo Gonzaga Milano su tutte le fasce d’età. “Spesso mi domandano se sia più sensato lavorare con ragazzi piccoli o con adulti già formati: come tutte le cose, prima si inizia meglio ci si forma, ed è possibile affrontare allenamenti più articolati”.

Il nome parlante del Mental Coach individua la sua finalità: un allenamento mentale, che aiuti a migliorare le prestazioni, così come un Tecnico rende sempre più qualificato un bagher. Colonna a sostegno di grandi atleti olimpici, è una figura che si sta diffondendo sempre più nel mondo sportivo, ma anche in altre dinamiche: scolastiche, lavorative e sociali.

Immagina, sono due settimane che ti prepari a questa gara. Hai fantasticato sulle azioni, sulla difesa che esalta il pubblico, sull’attacco fulminante da far rigirare nel letto la sera prima della sfida, al solo pensiero. Ora la partita si fa sempre più tesa. Adesso sei sotto la pressione della battuta avversaria, i piedi sono di piombo, le spalle scollegate dal cervello. Senti d’aver dimenticato le ore trascorse facendo bagher, senti di non riconoscerti più.

All’improvviso sei in mezzo a una conversazione, ti si rivolge la parola e ad ogni sguardo ti senti più scandagliato dal giudizio degli altri, quasi fossi sotto accusa. Trovare le idee giuste per rispondere è faticoso come una battuta al tie-break con addosso gli occhi del pubblico, di chi si aspetta il tuo successo. E il piacere di stare insieme, come di giocare, è sommerso dall’ansia, e da quella voce nella tua testa che complica le cose.

Ora fissi il foglio con i doveri della settimana. La domenica sera è una coperta di stress; anziché accoglierti con calore, ti infastidisce ogni suo lembo. Tutto si accumula, nulla si incastra, tu perdi ad ogni lettura dell’agenda un po’ di motivazione ad affrontare le mattine, dimentichi perché hai scelto alcuni impegni e quanto possa essere piacevole il tempo libero. Quale tempo libero? Anche andare ad allenarsi si trasforma in una palude, faticosa.

Probabilmente esiste un professore alla Breaking Bed che venda coraggio artificiale, un alchimista che produca sieri di gioia, maghi capaci di dilatare il tempo. Ma tralasciando serie televisive e mondi fantastici, ciò che si possiede di più prezioso e complesso è la propria identità. È su di essa che il Mental Coaching lavora, mai al fine di stravolgerla ma per potenziarla, conoscerla meglio e valorizzarla.

Tutto nasce dal cervello, come un cocchiere alla guida. Il suo veicolo è trainato a velocità sempre diverse dalle emozioni, cavalli che aprono la strada. L’individuo è il passeggero in questo in viaggio. L’impegno di un Mental Coach è aiutare a costruire una carrozza adatta ad attraversare tanti scenari differenti, che possa adattarsi e reagire agli ostacoli. Il Mental Coach così collabora con le singole personalità, visualizzando meglio quale sia la destinazione della carrozza, capitanata dal cocchiere e i suoi cavalli (ad emissione zero ma potenti) e l’Io, passeggero consapevole.

Lo scopo è edificare con pazienza una mentalità vincente. Significa saper reagire a una difficoltà, attraverso pratiche quotidiane di collaborazione, attenzione, ascolto. L’ideale dell’allenamento mentale guarda all’aumento dell’autostima e alla qualità del dialogo interno.

Nella pratica il Mental coaching costruisce insieme ad ogni “atleta”, ad ogni individuo, la motivazione per agire e prendere decisioni, obiettivi di breve e lungo termine, l’abilità di organizzare il tempo in base alle proprie peculiarità. Tutto concorre a gestire l’ansia, trovare in quali campi investire la propria ambizione, guardare al passato con soddisfazione.

La sfida di Arianna Masu è questa: collaborare con la Pallavolo Gonzaga Milano Giovani “perché è il momento di aiutare i nostri atleti a ottenere la miglior performance. Gestire l’errore, gestire meglio l’ansia, lavorare in termini di autostima e a livello di dialogo interno, che per esempio si accende a volume altissimo in fase di battuta su un punteggio difficile”.

Arianna è esperta in dinamiche mentali e motivazionali, ex giocatrice di serie D e Mental Coach certificato. Grazie a lei, per la prima volta a Milano un’associazione pallavolistica giovanile mette in diretto contatto ambito tecnico e psichico, perché “non esiste solo la componente fisica, spesso quella psicologica può comprometterla o esaltarla. Il percorso che costruisco con l’atleta o un gruppo squadra è concordato con gli allenatori, così fortemente a contatto con i ragazzi, e con i genitori per un dialogo ampio e completo”.

La Pallavolo Gonzaga Milano Giovani avvia, con il sostegno della Mental Coach Arianna Masu, un progetto basato su domande tanto sintetiche quanto difficili: come ci si descriverebbe in quattro parole? Quando e perché si è scatenato il proprio dialogo interno? Come si può fare un passo per uscire dalla propria comfort zone?
Già due squadre della società hanno intrapreso questa missione, forse intravedendo già i tanti strumenti per affrontare una partita tesa, valorizzare la propria identità, affrontare gli impegni quotidiani.

Info

www.ariannamasu.com

info@ariannamasu.com

contatto Instagram @aris_mc

[ Giacomo De Martino ]